Come promesso due giorni fa nel post precedente, eccomi qua!
Un mese. Un mese dalla partenza. Un mese lontano da tutte le
certezze in Italia.
Come mi sento? Bella domanda!
Innanzi tutto mi fa strano sia già passato così tanto tempo,
mi sembra ieri che dicevo “mamma, mancano 9 mesi, quanti! Troppi!”. Allora la partenza,
il mio sogno, sembrava così lontano, irraggiungibile. Mi immaginavo il tutto come
una gravidanza (non prendetemi per matta!) e ora non mi sembra vero che la mia
America abbia già un mese! :D Metafore a parte… diciamo che è più difficile di
quello che sembra.
Quando penso al momento della partenza, mi vedo così felice!
Cioè, neanche una lacrima, assurdo! I tre giorni a NYC sono stati una favola,
non ci sono altre parole, puro divertimento. Durante quei giorni ero più
convinta e felice che mai di quello che stavo facendo, sembrava fin troppo
strano! E infatti, tutt’in colpo, le ansie, paure, la consapevolezza di quello
che stavo per affrontare, mi hanno colpito al momento di prendere l’aereo per
il Texas, proprio quando ero da sola. Non so cosa sia successo, ma sono stata
travolta completamente da una crisi assurda.
Le prime due settimane sono state impegnative. In Florida è
stato bello ma allo stesso tempo difficile, la lingua, la nostalgia, la
timidezza. Una volta arrivati a casa avevo ancora 10 giorni prima dell’inizio
della scuola per cui probabilmente, anche se non sono stata un giorno non in
movimento e a casa, nella mia mente c’era spazio per malinconia e nostalgia.
Queste ultime due settimane, con l’inizio della scuola, mi
hanno sfinito, ma è andata meglio!
Il mio problema maggiore è stato la timidezza. A dire il
vero, alle volte lo è ancora. All’inizio, prima della scuola, non riuscivo a
far uscire la mia personalità con la famiglia. E’ come se molte volte mi fossi
costruita una campana di vetro, per isolarmi da tutto e tutti. Mi sentivo spesso
inadeguata per questo, anche perché so che la ragazza tedesca che hanno
ospitato due anni fa era l’opposto di come apparivo io, moolto molto
estroversa. Avrei voluto essere meno timida, più come sono io solitamente. Credetemi,
è una sensazione davvero brutta, odiosa. Con il tempo per fortuna è passata,
sarà che con la lingua sono a mio agio e sarà che ora mi sento davvero parte
della famiglia. Ho sofferto abbastanza per questo. Ne ho parlato con i miei
genitori americani e devo dire che mi hanno aiutato molto e mi trasmettono il
loro calore ogni giorno, è davvero bello, so di essere come una figlia per
loro! Davvero, sono tanto tanto tanto fortunata.
Se dovessi definire il mio umore direi ALTALENANTE. Molto altalenante.
Il momento peggiore è quello della sveglia. Provo tanta nostalgia e credo sia
dovuto alla stanchezza. Dopo di che tutto migliora. Ci sono dei momenti così così,
e momenti in cui sono super felice! A scuola parlo con un sacco di gente, sto
facendo amicizia con delle ragazze con cui sono uscita e uscirò però mi mancano
i miei amici. Mi manca non avere amici come li intendiamo noi e non solo
conoscenti. Sono sicura che ci vuole tempo ed è naturale che sia così solo che
tuttora mi sembra difficile perché comunque io sto iniziando un percorso e una
nuova vita tra persone che stanno proseguendo la loro, per cui spesso, ad
esempio a pranzo a scuola, mi ritrovo in silenzio perché, anche bene, come faccio
ad inserirmi in un discorso in cui si parla di persone/cose che non conosco? Vorrei
tanto ci fosse un’altra ragazza exchange. Sarebbe più facile, e l’ho già
sperimentato mercoledì sera in chiesa con la tedesca (che va nella scuola di
Erin). Sei più sicura, perché sai che non sei l’unica nella tua situazione.
Con il passare dei giorni va sempre meglio e, dato che con
la lingua ora capisco praticamente tutto e sono meno impedita a parlare, voglio
iniziare a godermi a pieno questa esperienza unica! Non manca niente. Sono capitata
in un bellissimo posto, tra persone grandiose e sono sicura che fra 9 mesi tutto
questo mi mancherà. Nell’arco di un solo mese ho visto un sacco di posti
bellissimi e fatto esperienze uniche! Sono passati solo 30 giorni e mi sento
già un po’ cambiata.
Non è proprio facile essere circondati da una lingua
diversa, è stancante ma ora ci ho fatto l’abitudine. Ogni tanto quando
parlo/scrivo in Italiano spunta qualche parola in inglese, mentre quando parlo
in inglese, dopo aver pensato/parlato/scritto in italiano, mi scappa qualche “si,
ma, cioè” :D LOL!
Insomma, questo è il mio sogno, quello che ho aspettato
impazientemente per un anno e mezzo e ora devo cercare di viverlo al meglio,
voglio viverlo al meglio! In questo post ho dato spazio alla descrizione delle
mie sensazioni più negative. Per lo meno, ho cercato di scrivere quello che
provo, ma è davvero difficile ridurlo a parole!
Sono contenta di quello che questo primo mese è stato.
Voto: 8! Molti alti e bassi ma in così tanto tempo ho fatto
talmente tante esperienze! Inimmaginabile J
Colgo l’occasione per ringraziarvi di leggere il mio blog,
grazie davvero
Grazie anche a mia mamma che continua a sopportami (e viceversa?:D)
oltre-oceano.
Un bacione,
Ale
Ale, scusa se ti commento un po' tutto..ma mi piace tantissimo, questa idea del blog di esprimere le tue emozioni, sembra che io sia là!! mi piacemipiace:)
RispondiEliminaè stato tanto difficile con la lingua? quanto ci hai messo più o meno ad ambientarti?
ciaooo, kisses
Ludo:)
hei! mi fanno solo piacere i commenti ;)
RispondiEliminail texas è noto per il suo accento molto marcato, all'inizio ho fatto un pò di fatica, ma va sempre meglio!
grazie e baciii