lunedì 3 giugno 2013

Exchange is not a year in a life, It's a life in a year. Time for me to say goodbye

"Quando ero militare contavo i giorni che mi mancavano alla fine e la mattina mi svegliavo un po' depresso e triste...una volta finito sentivo forte l'attrazione per quei posti e per quella vita così intensamente vissuta...cerca di vivere a pieno il presente perché  è un' esperienza unica ed irripetibile"
Qualcuno, nel lontano ottobre 2012, ci aveva proprio azzeccato. Si, caro papi, è dura da ammettere, ma avevi proprio ragione. 
Fra qualche ora prenderò l'aereo che mi porterà al punto di partenza. Fra qualche ora il mio sogno sarà giunto a conclusione. Fra qualche ora dovrò salutare persone che sono entrate nella mia vita lasciando una traccia incancellabile. 
Come mi sento? Bella domanda. Mi sento travolta da un tornado di emozioni. Non posso davvero credere che sia tutto finito, non è possibile! Questo ultimo mese in particolare è stato una favola, sabato ho passato una delle serate più belle della mia vita. Non credo di avere la forza di lasciare la mia famiglia, i miei bambini e i miei amici. 
D'altro canto sono felicissima di tornare a casa, dalle persone meravigliose che mi hanno sempre sostenuto e incoraggiato, mandandomi un affetto costante. 
Cavolo, noi exchange siamo masochisti però eh. E siamo in America e ci manca l'Italia, torniamo in Italia e ci manca l'America. E che palle! :)
Credo che il ritorno sia ancora più intenso dell'arrivo/partenza dall'Italia. Le parole non sono in grado di descrivere ciò che provo, non dormo più di notte e mi è passato perfino l'appetito. 
Domani verranno all'aeroporto le amiche a me più strette, e Danny mi ha detto che andremo in limo (per chi non lo sa, mio dad ora ha un business con le limousine!). Insomma, se ci penso mi scattano le lacrime, così, autonomamente. 
Forse è proprio vero che sono le esperienze "forti" e intense che lasciano il segno. Questa America non è come l'immaginavo prima di partire, c'è così tanto da scoprire! Ho passato dei momenti davvero difficili, in cui non vedevo via d'uscita, ma ora sento che grazie a tutto ciò non c'è niente che non possa affrontare con le mie forze. Non posso credere di avercela fatta, 10
mesi sulle mie spalle, e pensare a tutte le volte in cui avrei mollato! Grazie al cielo non l'ho fatto. 
Questa è stata l'esperienza più bella e intensa della mia vita, non cambierei per nulla al mondo neanche un singolo aspetto di tutto ciò che ho vissuto, nel bene e nel male. 
Forse dovrei prenderla con positività ed essere felice di averla potuta fare, in fondo sento che tornerò, però non so se riesco a reggere la lontananza. Per i due bimbi più piccoli (3 e 5 anni) credo sia difficile realizzare che parto, ma penso che Mason abbia capito. Oggi è stato tutto il giorno attaccato a me, ripetendomi "I love you" e non lasciandomi neanche un istante. Mi si spezza il cuore. La bambina di 11 già sta iniziando a piangere, per non parlare delle mie amiche. 
Purtroppo però è così, nulla dura per sempre e bisogna accettarlo. Ho capito come il tempo sia denaro, e purtroppo non se ne può mai impossessare del tutto. Ho anche capito che, per quanto si possa posticipare un ostacolo, prima o poi bisogna affrontarlo. 
Avrei così tanto da esprimere, ma il mio cervello non regge la stanchezza, inoltre mi vengono in mente solo espressioni inglesi che non riesco a rendere in italiano. 
Un grazie speciale alla mia famiglia, la mia forza costante, ai miei fantastici amici che non cambierei per nulla al mondo, grazie alle mie exchange Giulia e Francesca, senza di loro non so come avrei fatto. 
Grazie lettori, non mi sarei mai aspettata tante visualizzazioni, sono molto orgogliosa. Mi dispiace non aver fatto un ultimo post stratosferico. Impacchettare 10 mesi della mia vita in due valigie, tagliere tutte le mie foto dal muro, vedere la mia stanza così vuota pone dei limiti al  il mio stato mentale in questo momento.

Exchange is not a year in a life, is a life in a year. 

Così, con una lacrima dolce amara, vi dico arrivederci per l'ultima volta da questo mio mondo sudato e sognato. 

Un bacione, 

Ale